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Tradizione europea di San Marino
Tradizione europea di San Marino

La Repubblica di San Marino fa parte dell’Europa da un punto di vista storico, geografico, culturale e, sebbene la sua condizione geopolitica la conduca ad essere enclave non solo dell’Italia ma anche dell’Europa, San Marino non fa parte dell’Unione europea.

 

Pur tuttavia, se da un punto di vista giuridico, San Marino resta uno Stato terzo rispetto all’Unione europea con la quale il Paese ha stretto in passato diversi accordi e sta negoziando la costruzione di una nuova cornice giuridica (Accordo di associazione), l’Europa è comunque già iscritta nel patrimonio di San Marino che ne custodisce le tracce.

 

Questa sezione cerca di fornire alcuni elementi introduttivi essenziali per fare luce, come si potrà vedere nelle voci di cui essa si compone, su tali connessioni nell’ambito istituzionale, nelle arti e nella ricerca accademica, nel tentativo di inquadrare San Marino come fatto europeo e di restituire, come recita il titolo, la tradizione europea di (a) San Marino e che consente al Paese di spiegare la cooperazione vigente di oggi e di evidenziare le coordinate del processo di maggiore integrazione teso all’associazione con l’Unione europea di domani.

Nelle Istituzioni

LE ORAZIONI UFFICIALI

 

Il 1 aprile ed il 1 ottobre di ogni anno, nella cornice di Palazzo Valloni e Palazzo Pubblico avviene la Cerimonia di Investitura degli Eccellentissimi Capitani Reggenti, massima carica istituzionale della Repubblica di San Marino.

 

Uno dei momenti più significativi della Cerimonia è l’orazione ufficiale pronunciata da personalità di alto profilo che si sono distinte nel mondo della cultura, della scienza, dell’economia, della politica e della diplomazia, e dedicata ai rappresentanti delle cariche istituzionali sammarinesi nonché al corpo diplomatico e consolare accreditato.

 

In questa sezione, si desidera offrire una selezione delle orazioni ufficiali il cui tema approfondisce il rapporto tra San Marino e l’Europa, parlando della Repubblica attraverso il pensiero di personalità provenienti dal contesto italiano, europeo e internazionale.

 

Oltre alle principali citazioni tratte dai discorsi pronunciati è fornita, quando disponibile, l’intera allocuzione, scaricabile in formato pdf.

 

Crediti: Archivio fotografico del Dipartimento Affari Esteri

 

Piero Calamandrei – 1° ottobre 1948

Membro dell’Assemblea Costituente, considerato Padre fondatore della Repubblica italiana

 

“Quando vediamo esempi come il vostro, allora la nostra ansietà si placa e le nostre speranze si riaprono. Che sarà di noi, che sarà dell’Europa tra cinque anni, tra un anno, forse tra un mese? […] Quello che potrebbe essere il pacifico mondo di domani lo dimostrano i piccoli Stati pacifici e innocenti come è la vostra Repubblica […] vediamo nel regionalismo un primo gradino verso una più vasta federazione di Stati, verso gli Stati Uniti dell’Europa e del mondo”

“[…] auguro che le parole lasciate da Marino ai suoi figli, quando fondò coll’aiuto di Dio questa cellula esigua ma immortale della pacifica Europa di domani, siano prese come divisa dagli Stati Uniti europei […] «libero ab utroque homine»”

 

1 ottobre 1948: Orazione del Prof. Avv. Piero Calamandrei "San Marino. Esempio europeo"

Piero Ziccardi – 1° aprile 1964

 

Professore di diritto internazionale e giurista europeo

 

“Se un rapporto giuridico dovesse instaurarsi, per esempio con il Mercato Comune, mi sembra che dovrebbe prendersi in considerazione piuttosto la forma della associazione, che non quella dell’adesione ammissione.

La prima infatti pone in essere, mediante accordi speciali, un rapporto associativo che non implica una partecipazione interna dell’associato alla Comunità, come accade invece nell’altro caso, sì che la piena indipendenza dell’associato viene salvaguardata adeguatamente”

Giuseppe Petrilli – 1° aprile 1969

 

Commissario europeo per gli affari sociali (1958-1960), Presidente dell’Istituto per la Ricostruzione Industriale (1960-1979)

 

“[…] l’esempio sammarinese appare oggi ad un tempo come il retaggio di un lontano passato e come la prefigurazione di un diverso rapporto tra comunità locale e comunità internazionale, che ci conduca ad un effettivo recupero, in termini moderni, dell’orizzonte universalistico che rimane l’eredità più alta della tradizione occidentale.

In questa indicazione risiede a mio giudizio il contributo insostituibile che San Marino può fornire alla costruzione di un’Europa diversa […]”

Altiero Spinelli – 1° aprile 1979

 

Politico e scrittore, considerato tra i Padri fondatori dell’Unione europea

 

“[…] c’è l’impegno a mettere progressivamente in comune i destini dei popoli della Comunità, come è detto nel preambolo del trattato di Roma, cioè a mettere fine, grazie ad una nuova organizzazione delle loro reciproche relazioni, a una lunga storia di conflitti fra le nazioni che fan parte della Comunità.

Ed è questa una cosa cui San Marino non può restare indifferente poiché, quantunque posta non ad un crocevia tra diversi Stati, ma nel cuore di uno, essa ha visto più di una volta, ed ancora nei recenti decenni, la furia della guerra passarle accanto e quasi travolgerla”

 

1 aprile 1979: Orazione Altiero Spinelli "San Marino e la Comunità europea"

Giovanni Spadolini – 1° aprile 1989

 

Politico, storico e giornalista italiano, Presidente del Senato (1987-1994)

 

“[…] agli occhi di Napoleone San Marino era l’emblema e l’antesignana della virtù politica e della democrazia. […]

I valori disinteressati debbono essere difesi dai piccoli Stati. E la Repubblica [di San Marino] deve apparire sempre di più agli occhi del mondo come appariva a Machiavelli e a Montesquieu: sinonimo di virtù. E la virtù intesa non solo come integrità di costumi ma come amore, congiunto, della Patria e dell’Umanità”

 

1 aprile 1989: Orazione Giovanni Spadolini "San Marino. L'idea della Repubblica"

Roberto Mazzotta – 1° ottobre 1990

 

Parlamentare e Ministro per gli affari regionali (1980-1981)

 

“Mediante la previsione di forme diversificate di associazione alla Comunità stessa e nuove forme di collaborazione e solidarietà tra grandi e piccoli Stati europei, si potranno creare le condizioni più opportune per coinvolgere nei vantaggi e nei benefici derivanti dal nuovo mercato integrato anche realtà fortemente collegate alle economie dei nostri Paesi, quali quelle della Repubblica di San Marino […]

Il caso di San Marino potrà addirittura costituire un modello da seguire nella definizione dei rapporti che si instaurano tra una entità sovranazionale e strutture autonome sul piano politico ed economico, ossia attori comunque fondamentali nel contesto europeo. […]

Il rilievo che assume San Marino nella nuova realtà europea trova conferma nell’impegno comunitario a rispettare i diritti e l’autonomia dei piccoli Stati, a favorirne l’integrazione nel mercato, nonché a sviluppare sempre più intense relazioni reciproche”

Romano Prodi – 1° aprile 1995

 

Presidente della Commissione europea (1999-2004), Presidente del Consiglio dei ministri (1996-1998, 2006-2008)

 

“In futuro, poi, anche per la Repubblica di San Marino, come è accaduto o sta accadendo per altri piccoli Stati, si porrà forse il problema di una maggiore integrazione europea, ferma restando, naturalmente, la necessità di preservare a pieno la sua piena autonomia e sovranità”

IL DIALOGO INTERCULTURALE E INTERRELGIOSO

 

La politica estera della Repubblica di San Marino è improntata ad una tradizionale neutralità che tuttavia, per l’impegno nei maggiori problemi della realtà internazionale, è definita “attiva”.

 

Questo suo ultimo carattere trova da sempre eco e un importante ancoraggio di politica estera nel sostegno del Paese al dialogo come strumento di risoluzione delle controversie presenti nel panorama internazionale.

 

Tale impegno ha trovato ampio risalto nel quadro dell’”Europa allargata” costituita dai 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, nel cui ambito San Marino ha ricoperto il ruolo di Presidente di turno dei Comitato dei Ministri in due occasioni.

 

Per maggiori ragguagli in merito all’ultima presidenza di turno sammarinese del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa (novembre 2006/maggio 2007) consacrata anche alla promozione del dialogo interculturale e interreligioso, in cui si può trovare conferma dell’ulteriore vocazione del Paese al mantenimento della pace tra i popoli in Europa, ma anche fuori dall’Europa, e del suo contributo all’’Unione europea intesa come potenza civile.

 

D’altronde, già Voltaire con viva ammirazione scriveva: “La Repubblica di San Marino ha un territorio pressappoco uguale a quello che aveva Romolo eppure è il documento più genuino contro la superstizione della perpetuità della guerra”.

Nella ricerca accademica

TESI AVENTI AD OGGETTO IL RAPPORTO TRA SAN MARINO E L’EUROPA

 

In questa sezione vengono presentati le tesi di laurea, consultabili per la maggior parte presso la Biblioteca di Stato e Beni Librari e per la restante più piccola presso il Dipartimento Affari Esteri, realizzate e disponibili a partire dal 1965 fino ai tempi più recenti circa il rapporto tra la Repubblica di San Marino e l’Europa.

 

Si tratta di ricerche condotte non solo dagli studenti sammarinesi ma anche da altri giovani studiosi europei che hanno concluso il loro percorso di studio universitario esaminando taluni aspetti delle relazioni tra San Marino e l’Europa, a dimostrazione dell’interesse suscitato dal tema in oggetto fin dagli esordi della Comunità Economica Europea, a partire dalla firma del Trattato di Roma del marzo del 1957.

 

Consulta qui l'elenco delle Tesi di laurea aventi ad oggetto San Marino e l'Unione europea

 

Per maggiori informazioni in merito ai testi riportati e per la loro eventuale consultazione, si prega di effettuare una richiesta al seguente indirizzo: affari.europei@esteri.sm

Nelle arti

Il PATRIMONIO ARTISTICO

E’ ricco e variegato il patrimonio artistico della Repubblica di San Marino e sono molte le tracce lasciate da artisti provenienti da tutto il mondo.

 

In questa sezione, vengono presentate alcune opere presenti in territorio realizzate da artisti europei che, se da un lato, con la loro opera hanno reso un tributo alla libertà perpetua della Repubblica e alle sue peculiarità storiche e culturali, dall’altro hanno anche saputo cogliere la dimensione europea di San Marino.  

 

L’esempio di Emilio Vedova è a tal riguardo emblematico perché, con la sua opera “Foresta Vergine – Dal Diario del Brasile” esprime molto bene la tendenza artistica dell’arte informale che segna gli anni cinquanta del secolo scorso, nonché a rappresentare l’identità culturale europea. L’opera è ospitata nella suggestiva cornice della Galleria Nazionale di San Marino.

 

(sezione in aggiornamento)