San Marino è Stato terzo rispetto all’Unione europea. L’Unione europea e San Marino intrattengono relazioni diplomatiche dal 1983. A seguito di un articolato confronto politico, la Comunità economica europea e la Repubblica di San Marino hanno stipulato un Accordo di cooperazione e di unione doganale, firmato a Bruxelles il 16 dicembre 1991 e approvato dal Parlamento europeo il 9 luglio 1992.
La Repubblica di San Marino fa parte dell’Europa da un punto di vista storico, geografico, culturale e, sebbene la sua condizione geopolitica la conduca ad essere enclave non solo dell’Italia ma anche dell’Europa, San Marino non fa parte dell’Unione europea.
Pur tuttavia, se da un punto di vista giuridico, San Marino resta uno Stato terzo rispetto all’Unione europea con la quale il Paese ha stretto in passato diversi accordi e sta negoziando la costruzione di una nuova cornice giuridica (Accordo di associazione), l’Europa è comunque già iscritta nel patrimonio di San Marino che ne custodisce le tracce.
Questa sezione cerca di fornire alcuni elementi introduttivi essenziali per fare luce, come si potrà vedere nelle voci di cui essa si compone, su tali connessioni nell’ambito istituzionale, nelle arti e nella ricerca accademica, nel tentativo di inquadrare San Marino come fatto europeo e di restituire, come recita il titolo, la tradizione europea di (a) San Marino e che consente al Paese di spiegare la cooperazione vigente di oggi e di evidenziare le coordinate del processo di maggiore integrazione teso all’associazione con l’Unione europea di domani.
A partire dal 1983, la Repubblica di San Marino, in qualità di Stato terzo, ha avviato relazioni ufficiali con l’Unione europea che, da quel momento, si sono rafforzate, consentendo di ridurre notevolmente le distanze e di introdurre importanti momenti di dialogo e confronto.
Dopo una fase di consultazioni, di incontri e di approfondimenti, tesi a individuare le migliori soluzioni per potenziare ulteriormente le relazioni in un rinnovato quadro giuridico, il Consiglio dell’Unione europea in data 16 dicembre 2014 ha ufficialmente conferito alla Commissione il mandato per la negoziazione di uno o più accordi di associazione tra la Repubblica di San Marino, il Principato di Andorra e il Principato di Monaco. A seguito di tale decisione, in data 18 marzo 2015 si è tenuta a Bruxelles, alla presenza dell’Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché Vicepresidente della Commissione europea, la cerimonia di avvio dei negoziati (si veda il video della cerimonia).
Questa area del sito contiene le informazioni necessarie per descrivere la struttura della cooperazione con l’Unione europea e fornisce altresì alcuni elementi di approfondimento e di analisi che si rivolgono al percorso di San Marino verso forme di maggiore integrazione europea.
Le varie sezioni consentono di approfondire la storia delle relazioni con l’Unione europea e di accedere ai documenti di rilevanza istituzionale (accordi, atti parlamentari, approfondimenti e studi), ai comunicati stampa e agli articoli relativi alle iniziative intraprese dal Paese, alle opportunità formative e lavorative legate all’Europa, nonché ad un elenco di siti utili di approfondimento.
Per informazioni: info.europa@esteri.sm
Sono tre gli accordi principali che San Marino ha concluso con l'UE da quando ha stabilito relazioni ufficiali nel 1983, ovvero quello sulla cooperazione doganale, quello sulla tassazione da redditi di risparmio e l'accordo monetario.
Accordo di cooperazione e unione doganale
Concluso nel 1991, l’Accordo di cooperazione e unione doganale ha stabilito un’unione doganale tra la Repubblica di San Marino e l’allora Comunità economica europea, gettando le basi per un’ampia cooperazione in diversi settori.
L’Accordo, firmato nel 1991, è entrato in vigore nella sua forma completa (unione doganale e cooperazione) solo nel 2002. Nel frattempo l’unione doganale è stata attuata attraverso l’Accordo interinale, che ha cessato i suoi effetti nel 2002.
Convenzione monetaria
La Convenzione monetaria accorda alla Repubblica di San Marino il diritto di utilizzare l'euro come moneta ufficiale e conferisce corso legale alle banconote e alle monete in euro in territorio sammarinese. L’Accordo assicura inoltre che le norme dell'Unione europea in materia di banconote e monete denominate in euro, comprese quelle sulla protezione contro la falsificazione, siano applicabili nel suo territorio.
La presente Convenzione ha abrogato la precedente del 29 novembre 2000, stipulata tra la Repubblica Italiana, per conto della Comunità europea, e la Repubblica di San Marino, che conferiva a quest'ultima il diritto di utilizzare l’euro come propria moneta ufficiale dal 1° gennaio 1999.
Protocollo di modifica all'Accordo sulla tassazione dei redditi da risparmio
Un primo Accordo, sottoscritto nel 2004, impegnava San Marino ad applicare misure equivalenti a quelle previste dalla Direttiva 2003/48 in relazione ai pagamenti di interessi corrisposti nella Repubblica di San Marino in favore di soggetti residenti in uno Stato membro dell’Unione europea.
Su richiesta della stessa UE, l'Accordo è stato rinegoziato e sostituito da un Protocollo di modifica allo stesso, che recepisce lo Standard globale sullo scambio automatico di informazioni finanziarie adottato dall'OCSE.